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Quale Google Home scegliere

Il mondo è bello perché è vario? Non sempre è così: quando le opzioni sono molteplici o troppo simili e non si hanno molti elementi a disposizione per fare la scelta, potresti correre il rischio di fare la fine dell’asino di Buridano (spoiler: moriresti di fame perché non sapresti cosa scegliere). Ad esempio: è meglio il Google Home o il Google Home Mini? I due smart speaker di Big G, lanciati a fine marzo 2018 in Italia, possono sembrare molto simili tra loro, rendendo la scelta molto difficile. Senza troppi elementi a disposizione, però, potresti continuare a chiederti quale Google Home scegliere senza riuscire mai a capirlo.

Nella guida che segue, quindi, proverò a chiarirti le idee e aiutarti a scegliere tra il Google Home e il Google Home Mini. Nei vari paragrafi ti descriverò le caratteristiche tecniche dei due smart speaker che Big G commercializza nel nostro Paese, mettendo in evidenza i punti di forza dell’uno e dell’altro. Infine, proverò a darti qualche dritta su quale sia il miglior utilizzo per ogni dispositivo, in modo che tu sappia quale Google Home scegliere in base alle tue necessità.

Quale Google Home scegliere

quale Google Home scegliere

I Google Home comunque non sono i soli smart speaker che puoi acquistare. Anche Amazon ha portato nel nostro Paese i suoi altoparlanti a intelligenza artificiale, gli Amazon Echo. Le ragioni per comprare il Google Home anziché l’Amazon Echo sono comunque molteplici: lo smart speaker della casa di Mountain View è perfettamente integrato nell’ecosistema di servizi Google (potrai creare degli eventi o segnare degli appuntamenti in agenda e ritrovarli sincronizzati in Google Calendar, tanto per dirne una) e mette a disposizione le funzionalità di Google Assistente, secondo molti analisti il miglior assistente vocale a intelligenza artificiale oggi disponibile.

Indice

Specifiche Google Home Mini

Il Google Home mini, come suggerisce anche il nome, è il più piccolo tra gli assistenti domestici realizzati da Big G. Come l’Amazon Echo Dot, ricorda per forme e dimensioni (e colori) un sasso di medie dimensioni e dalla superficie levigata e liscia al tatto. All’interno della rete in tessuto che copre la parte esterna del dispositivo troviamo un unico altoparlante con diametro da 40 millimetri e microfono per ascoltare le domande o i comandi che gli vengono posti. Offre connettività Wi-Fi e Bluetooth e, ovviamente, le funzionalità di Google Assistente.

Specifiche Google Home

Più voluminoso e pesante, le caratteristiche tecniche del Google Home sono di gran lunga migliori rispetto a quelle del fratellino. Il più grande degli smart speaker di Big G monta quattro altoparlanti con diametro da 60 millimetri circa, due radiatori passivi anch’essi da 60 millimetri circa e due microfoni direzionali ad ampio raggio.

Non mancano, ovviamente, la connettività Wi-Fi dual band, il Bluetooth e il supporto a Google Assistente. Le maggiori dimensioni del dispositivo rispetto al mini, comunque, non sono pienamente giustificate: tutte le componenti hardware, infatti, trovano spazio nella parte inferiore coperta dalla rete in tessuto; la parte superiore, invece, è stata realizzata per meri scopi estetici.

Quale Google Home comprare

Insomma, come abbiamo visto, i due smart speaker sono molto differenti, tanto nell’aspetto quanto nelle caratteristiche tecniche. Se le funzionalità sono, a grandi linee, le stesse (entrambi possono sfruttare a pieno la potenza e la versatilità di Assistente Google), il Google Home e il Google Home mini si distinguono principalmente per dimensioni e forme e per la qualità degli altoparlanti e della ricezione audio. Il maggiore dei due, infatti, ha più altoparlanti integrati e più microfoni: la qualità della riproduzione musicale è dunque migliore, così come la sua capacità di ascoltare i comandi che gli vengono impartiti. Il Google Home mini, invece, manca di bassi, rendendo l’esperienza di ascolto abbastanza limitata. A suo vantaggio, però, ci sono le dimensioni: molto più discreto e leggero dell’altoparlante “standard”.

Tirando le somme, il Google Home è più adatto per l’ascolto di musica e il controllo dei dispositivi della smart home (anche se manca del supporto a uno dei protocolli standard per la domotica) e può essere sistemato senza troppi problemi anche al centro del salotto di casa; il Google Home mini, invece, può essere sistemato un po’ ovunque, anche se sembra essere pensato appositamente per la camera da letto o lo studio.