Questa sera c’è una luna bellissima e vorresti fargli una bella foto con il tuo smartphone? Hai provato a scattare ma quello che vedi è un puntino bianco sgranato? Fotografare la Luna è uno dei tipici esercizi tecnici del mondo della fotografia, non solo perché il soggetto – così poetico e carico di significati simbolici – si presta benissimo a creare delle meravigliose immagini, ma anche perché fotografare il nostro satellite naturale è oggettivamente molto difficile.
Parliamo di un oggetto luminoso che non brilla di luce propria, ma riflette quella solare (la cui origine è posta esattamente dietro la Terra) stagliandosi su di un fondo nero-bluastro dal colore molto denso; inoltre, la Luna – come tutti gli astri – si muove in maniera percettibile lungo la sua orbita, “sfuggendo” a telescopi ed obiettivi.
Caso particolare, la fotografia della Luna non sembra essere migliorata con la digitalizzazione degli apparecchi fotografici, probabilmente perché quelli di comune commercio (e soprattutto quelli integrati nei moderni smartphone) non sono mai stati tarati per le situazioni “estreme”, come la fotografia astronomica. Per giunta, dobbiamo pur sempre considerare che la Luna è oggettivamente molto distante, che la sua immagine è filtrata dall’atmosfera e che la sua superficie non presenta notevoli contrasti tonali, tutte caratteristiche che rendono notevolmente più difficile l’uso degli obiettivi digitali.
In questa guida ti proporrò quindi alcuni consigli pratici che, in assenza di una specifica formazione come fotografo e di una attrezzatura particolarmente avanzata, potranno comunque consentirti di scattare una fotografia ben fatta della luna anche con il telefono. Ovviamente, i miei consigli non sostituiscono le istruzioni degli apparecchi fotografici, e per evitare di danneggiarli o di alterarne le impostazioni di fabbrica, dovrai sempre far riferimento alle tabelle tecniche ad essi allegate.
Indice
- Attrezzatura necessaria
- Fotografare da telescopio
- Fasi lunari fotografabili
- Conoscere il sorgere e il calare della Luna
- Parametri e impostazioni per smartphone
- Effetti fotografici adatti
- Orario migliore per lo scatto
- Applicazioni per fotografare la luna
Attrezzatura necessaria
Per fotografare la Luna abbiamo bisogno prima di tutto di un apparecchio fotografico. Da oltre un secolo, grazie all’invenzione della teconologia reflex (che oggi diamo quasi per scontata), attraverso il mirino della fotocamera è visibile esattamente la stessa prospettiva catturata dall’obiettivo: infatti, il mirino riflette (da qui il nome “reflex”), grazie ad una sequela di specchi e prismi, la stessa luce che attraversa la lente principale; questa soluzione è assolutamente necessaria per fotografare corpi celesti come la Luna, perché si tratta di un oggetto minuscolo rispetto al nostro campo visivo.
Oggi, tuttavia, la gran parte dei fotografi amatoriali dispone di apparecchi ibridi, derivati dalla vecchia categoria delle fotocamere “bridge”: in origine, questa categoria era costituita da un certo tipo di apparecchi che combinavano le caratteristiche di soluzioni a basso costo e quelle più avanzate delle reflex, senza però eguagliare quest’ultime. Nell’epoca moderna, simili apparecchi sono approdati al digitale, e montano uno schermo che consente di osservare immediatamente il risultato dello scatto.
Quanto ai telefoni, puoi farti un’idea della qualità delle fotocamere montate su di essi leggendo la guida ai migliori smartphone per fare foto. Troverai alcuni dei modelli top di gamma che dispongono di lenti degne di nota.
In generale, comunque, almeno per ciò che riguarda la fotografia lunare, uno zoom ottico è certamente più indicato, ed esso non è presente sugli smartphone per ovvi motivi (dovrebbero essere ingombranti come una reflex!).
Fotografare da telescopio
Esiste anche la possibilità di trarre un’immagine da telescopio, adoperando una serie di diversi accorgimenti: o si monta direttamente una sorta di “obiettivo telescopico” (ove la fotocamera lo consenta), o si colloca la fotocamera sopra il telescopio per mezzo di un apposito aggancio o, ancora, si adopera un giunto per unire l’oculare del telescopio con l’obiettivo della fotocamera, ottenendo un risultato di altissimo livello.
Tutte queste ipotesi teoriche, però, devono essere calate nella pratica attraverso lo studio delle specifiche dei due apparecchi, che andranno ricalibrati a seconda dell’ipotesi realizzabile in base alle loro caratteristiche; per questa ragione, oggi esistono telescopi pensati espressamente per l’astrofotografia, che offrono importanti semplificazioni a livello di settaggio e, soprattutto, di calibrazione e ricerca degli astri.
Come ti ho anticipato, infatti, la Luna si muove lungo la sua orbita, e mentre questo movimento è poco percettibile usando uno smartphone, esso diviene velocissimo quando si passa agli ingrandimenti telescopici; di conseguenza, questi apparecchi dispongono oggi di motorini comandati in digitale che, una volta individuato il soggetto, lo seguono ruotando l’intero telescopio in maniera leggerissima, ma indispensabile per non ottenere una foto inutilizzabile.
Come avrai intuito, quindi, la foto con telescopio impone di seguire la guida del produttore, adeguandosi ai limiti della configurazione offerta.
Fasi lunari fotografabili
Solitamente, gli appassionati del genere ambiscono a fotografare la Luna in due diverse apparenze: la cosiddetta “Luna piena” e la celebre “Luna rossa”.
La Luna piena si verifica mensilmente nella fase detta di “plenilunio”, che ricorre circa ogni 29 giorni (cosiddetto “mese sinodico”). Poiché il nostro calendario, riformato per l’ultima volta da Papa Gregorio XIII nel 1582, non è basato sui cicli lunari (come invece lo sono il calendario ebraico, quello islamico, quello induista, etc.), bensì sul moto del Sole, non esiste una diretta corrispondenza tra i giorni del mese ed il plenilunio. Quindi dovrai verificare il giorno esatto consultando un comune calendario, che però riporterà a parte, con dei disegni, le fasi lunari per ciascun mese.
Ancor oggi, quasi tutti i calendari riportano queste informazioni, perché le fasi lunari sono indispensabili per calcolare la Pasqua (che segue il calendario ebraico) e per determinare alcuni fenomeni naturali indirettamente legati al ciclo lunare, come le maree (dipendenti dalla gravità della Luna) ed i cicli biologici di alcuni esseri viventi.
Quanto invece alla Luna rossa, molte persone sono convinte si tratti di un fenomeno raro, ma non è affatto così. Si tratta di un fenomeno ottico che, in maggiore o minor misura, può verificarsi in qualunque momento dell’anno purché la Luna sia ben visibile. Esso dipende, in ultima analisi, dalla rifrazione della luce solare da parte dell’atmosfera terrestre, e si verifica sia al sorgere e calare della Luna sia, con maggior forza, in presenza di eclissi lunari, le quali si verificano allorché la Terra si trovi momentaneamente collocata esattamente in mezzo tra il Sole e la Luna, proiettando il proprio cono d’ombra su quest’ultima.
Come conoscere il sorgere e calare della Luna
Vuoi sapere a che ora sorgerà e calerà la Luna nella tua zona? Nulla di più semplice: i principali servizi di meteo on-line (e relative app) offrono questo tipo di informazioni, ti basterà cercare il nome della tua località e la data esatta dell’osservazione che vuoi compiere.
Considera però alcuni aspetti:
- I dati astronomici sono riferiti al punto esatto di osservazione (solitamente una stazione metereologica), che potrebbe distare anche qualche chilometro da te, quindi gli orari potrebbero subire alcuni sfasamenti;
- La Terra non è piatta, quindi se hai davanti casa montagne, colline o semplicemente dei palazzi molto alti, potresti veder sorgere la Luna anche molto tempo dopo l’orario astronomico assoluto per la tua zona, cui è legato il fenomeno della “Luna rossa”;
- Ovviamente, le condizioni atmosferiche nel caso di questo tipo di osservazioni, sono fondamentali.
Parametri e impostazioni per smartphone
Vediamo adesso alcuni consigli pratici per fotografare la Luna, che per forza di cose hanno carattere aneddotico e riferiscono un’esperienza possibile ma non assolutizzabile.
Ti dico subito che non dovrai aspettarti risultati comparabili con le fotografie d’autore, semplicemente perché in molti casi, sono fotomontaggi ottenuti combinando astrofotografie ottenute con telescopio e immagini scattate in modo tradizionale. Inoltre, per ottenere scatti professionali sono necessari obiettivi di altissimo livello, in alcuni casi costosi quanto una piccola autovettura come questo qui sotto.
iPhone e iPad
Nelle ultime versioni di iPhone (ad es. iPhone 11 e modelli superiori), la fotocamera è stata notevolmente potenziata, con l’introduzione di ben tre obiettivi e della modalità “Deep Fusion” in iOS, che combina assieme più scatti in un’unica fotografia per eliminare il “rumore” tipico delle immagini ottenute in digitale.
Tuttavia, mentre tutte queste caratteristiche hanno migliorato la qualità degli scatti con soggetti comuni, soprattutto ove erano richiesti molti particolari, non può dirsi lo stesso per l’astrofotografia. L’unica nota positiva, è che la modalità notte si attiva da sola all’imbrunire, con notevoli vantaggi (è settata automaticamente).
Sicuramente, i consigli che posso darti se intendi usare un iPhone o un iPad per fotografare la Luna sono due:
- Usa la modalità “Ritratto”, che sembra dare risultati migliori;
- Usa un treppiedi o un supporto fisso, per evitare “ballamenti” e sbavature, molto facili nelle foto lunari.
Android
Su alcuni cellulari Android, è disponibile un servizio apposito per l’astrofotografia, tramite Google Camera, purché si disponga delle API relative (verifica l’aggiornamento del tuo sistema).
A differenza degli iPhone, che offrono risultati ovviamente unitari, gli smartphone Android variano tantissimo a livelli di resa finale delle immagini lunari. Oltre all’uso del treppiedi, ti consiglio di puntare molto sull’editing, come ti dirò a breve.
Reflex e bridge
Per fare delle buone foto lunari con le macchine tradizionali, non puoi prescindere da nozioni medie di fotografia, soprattutto relative all’esposizione: poiché la Luna è tendenzialmente più luminosa del cielo di sfondo, è assai facile che essa risulti sovraesposta, “bucando” la foto nelle forme di un disco bianchissimo o giallastro assai simile ad una lampadina. Questo problema si risolve, ovviamente, tramite la corretta impostazione del tuo apparecchio.
Effetti fotografici adatti
La fotografia lunare si giova di numerosi effetti fotografici, ma il loro risultato varia notevolmente in base all’applicazione che li crea ed al dispositivo. I miei consigli saranno quindi necessariamente parziali: starà a te adattarli alle circostanze.
Bracketing
Il bracketing consiste nel combinare più scatti con diversa esposizione, o altre caratteristiche differenti, per farne uno solo; il risultato finale prende il nome di HDR (high dynamic range), un’elaborazione computerizzata che ormai praticamente tutti gli smartphone offrono di serie come opzione in fotocamera.
Non sempre il risultato è apprezzabile nella foto lunare, ma puoi fare qualche tentativo e verificare se si confà alle tue esigenze.
Bilanciamento del bianco
Poiché il problema principale della fotografia lunare è l’esposizione, che crea immagini troppo biancastre e fumose, può essere utile bilanciare i colori, soprattutto il bianco, smorzandoli.
Per fare ciò, puoi servirti dei tool di modifica interni al tuo smartphone (potrebbero andar bene anche quelli dell’app Fotocamera), ma ti consiglio di fare delle prove con più app diverse e poi di confrontare i risultati.
Orario migliore per lo scatto
Ti ho già dato qualche consiglio relativo agli orari di scatto, adesso però voglio aggiungere una precisazione: come avrai notato, fotografare la Luna presenta numerose difficoltà con uno smartphone, dipendenti soprattutto dall’obiettivo e dai limiti dell’acquisizione digitale. Per aggirarli, considera la possibilità di fotografare la Luna di sera quando sta sorgendo, cioè col cielo ancora azzurro. I contorni appariranno più sfumati, ma potrai catturare meglio i dettagli della superficie lunare, talvolta visibili anche ad occhio nudo.
Applicazioni per fotografare la luna
Se non sei molto pratico con i settaggi delle fotocamera del tuo smartphone puoi affidarti ad un app per scattare in modalità notturna. Le app che ti consiglierò sono facili da usare e ti permetteranno di scattare immagini della luna di qualità.
- Night Mode Camera (Photo and Video) è un app disponibile solo per Android che ti permette di cambiare la sensibilità della fotocamera in condizioni di luce scarsa per ottenere effetti ottimali.
- Fotocamera con mega zoom telescopio (foto e video) è un’altra app molto interessante disponibile per Android. Questa ti consente di accedere ad un’impostazione esclusiva ovvero quella dedicata alle foto astronomiche.
- Camera FV-5 Lite, app per Android che ti permette di scattare in condizioni di scarsa illuminazione.
- Night Camera:Foto di Notte è un app disponibile per iOS che permette di impostare manualmente esposizione, ISO e luce residua.
- Night Cap Camera, disponibile per iOS al prezzo di 3,49, è un app molto versatile che ti permette di utilizzare diverse impostazioni per i tuoi scatti notturni.