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Come fare impianto domotico

Fino a qualche anno fa sarebbe stato necessario rivolgersi a un esperto, chiedere la sua consulenza e attendere che realizzasse progetto ad hoc per la tua abitazione. Oggi, invece, se ti chiedi come fare un impianto domotico, sappi che puoi benissimo darti al fai da te. La casa smart, infatti, è uno dei temi di tendenza nel settore dell’alta tecnologia e tutti i grandi nomi della Silicon Valley si stanno dando da fare per non perdere terreno nei confronti dei diretti rivali.

Le varie Google, Amazon, Apple e Samsung (tanto per fare quattro nomi) da alcuni anni stanno investendo risorse umane ed economiche per rendere più semplice il processo di trasformazione della tua abitazione in una smart home. Così, se ti stai chiedendo come realizzare un impianto domotico senza doverti rivolgere a un professionista, ti basterà seguire le ultime novità delle quattro aziende citate (ma non solo: in questo settore operano da tempo le varie Xiaomi, Philips, TP-Link, Bticino e Nest) e sarai già un passo avanti. In questa guida, ti dico appunto cosa ti serve per creare un impianto domotico in modo autonomo. L’obiettivo è quello di comandare la casa con la voce o con lo smartphone (Android o iPhone). Vediamo dunque come procedere.

Come fare un impianto domotico

come fare un impianto domotico

I motivi che ti possono spingere a costruire un impianto domotico in casa possono essere i più vari. In cima alla lista dei vantaggi della domotica, però, ci sono indubbiamente due fattori: comodità e risparmio. È fuor di dubbio che l’automazione garantita dai dispositivi connessi alla Rete ti permetta di gestire al meglio la tua abitazione: potrai programmare o comandare a distanza i riscaldamenti, l’illuminazione, le tapparelle, la lavatrice, il forno e una miriade di altri gadget che, via via, acquistano nuove funzionalità grazie alla connettività a Internet.

La possibilità di comandare a distanza vari dispositivi elettronici ed elettrici, però, ti permetterà anche di efficientare i consumi, eliminando vari sprechi. I vari termostati smart, tanto per fare un esempio, promettono una sforbiciata della bolletta del gas del 30% circa. Un bel risparmio, insomma.

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Che cos’è la domotica

Prima di proseguire, potrebbe essere utile dare una definizione di domotica, così da capire che cos’è e a cosa serve. Neologismo nato dall’unione della parola domus (“casa” in latino) e robotica, la domotica indica tutte quelle tecnologie e quei dispositivi elettronici che possono essere utilizzati per automatizzare alcune funzionalità all’interno di un’abitazione per migliorare la qualità della vita di chi la abita.

I processi di domotizzazione, ovvero le procedure volte a realizzare un impianto domotico, possono riguardare ogni singolo aspetto del vivere in casa: dal riscaldamento all’illuminazione, passando per la pulizia degli ambienti (o degli abiti), la cucina e molto altro ancora. Puoi approfondire l’argomento in questa pagina di Wikipedia (in italiano).

Cosa serve per la casa domotica

Sia che tu voglia fare un impianto domotico fai da te, sia che tu chieda il supporto di professionisti, se vuoi trasformare la tua casa in una smart home avrai bisogno di una centralina (o hub che dir si voglia) che ti aiuti a controllare le varie funzionalità dei dispositivi elettrici ed elettronici compatibili. Affinché tu possa gestire la casa domotica, infatti, avrai bisogno di un bridge che sia capace di farsi carico dei tuoi comandi (indifferentemente dal fatto che arrivino da uno smartphone, da un interruttore smart o da uno smart speaker come l’Echo Plus di Amazon) e trasmetterli al giusto dispositivo.

Il centro di controllo per la tua abitazione può assumere le forme più differenti. Alcuni si divertono a realizzare un impianto domotico con Arduino, un mini-computer open source completamente personalizzabile che garantisce una grande libertà di “movimento” ai maker che lo adoperano (e ai geek). Altri, invece, preferiscono affidarsi alle soluzioni proprietarie realizzate dai vari produttori, facili da utilizzare ma con il non trascurabile svantaggio di poter essere utilizzati solo con gadget e dispositivi della stessa marca. C’è anche chi, infine, opta per degli hub che utilizzano protocolli standard e, per questo, compatibili con i gadget di più produttori: in questa categoria troviamo l’Amazon Echo Plus, al momento il top degli Amazon Echo, ma non è l’unico esempio del genere.

Echo Plus (2ª generazione) – Hub per Casa Intelligente integrato e suono di ottima qualità - Tessuto grigio mélange
Echo Plus (2ª generazione) – Hub per Casa Intelligente integrato e suono di ottima qualità - Tessuto grigio mélange
Elegoo Advanced Starter Kit per progetti per Principianti con Kit di apprendimento Italiano Compatibile con i progetti IDE di Arduino
Elegoo Advanced Starter Kit per progetti per Principianti con Kit di apprendimento Italiano Compatibile con i progetti IDE di Arduino

Come fare casa smart fai da te

Per fare un impianto domotico senza dover ricorrere alla collaborazione di un professionista, il primo passo da compiere è la scelta di un hub adatto alle tue necessità. Se hai le abilità e le conoscenze necessarie, scegli Arduino, altrimenti affidati a soluzione già pronte come un hub proprietario o un bridge domotica “generalista”. In quest’ultimo caso, dovrai fare non poca attenzione ai protocolli supportati dai dispositivi che vuoi acquistare. Se, ad esempio, sei interessato alle lampadine compatibili con Alexa (e Amazon Echo Plus), dovrai cercare quelle compatibili con il protocollo Zigbee (o con il Wi-Fi). Altro protocollo smart home molto diffuso è lo Z-Wave, particolarmente utilizzato negli Stati Uniti grazie alla compatibilità con moltissimi prodotti di General Electrics.

Una volta scelto l’hub con relativo protocollo, la tua casa smart sarà pronta, o quasi: non dovrai far altro che comprare dispositivi compatibili con Alexa o con un altro hub che hai scelto e aggiungerli sfruttando l’app o i servizi messi a disposizione dal produttore del gadget o del bridge stesso.