Oggi lo utilizzi per diventare un influencer e rafforzare la tua posizione da fashion o food blogger. Ma un tempo non era così. Agli albori, infatti, Instagram era una piattaforma completamente differente rispetto a quella che conosciamo oggi. Quando e come è nato Instagram? È nato nell’ottobre del 2010 e da allora, evoluzione dopo evoluzione, è diventata la rete social-fotografica per eccellenza e, probabilmente, l’unico vero rivale di Facebook (almeno fino a oggi). Resta il fatto, però, che le intenzioni iniziali dei suoi creatori erano tutt’altre.
Sin dalla nascita e anche al lancio, avvenuto il 6 ottobre 2010, Mike Krieger e Kevin Systrom avevano in mente un “prodotto” differente. Instagram doveva essere sì una piattaforma di condivisione social, ma molto più immediata e meno “filtrata” di quanto sia ora. Nella mente di Krieger e Systrom, Instagram doveva soltanto permettere agli utenti di scattare delle foto – di viaggi, di cuccioli, di cibo o altri soggetti immediati – e condividerle con i propri amici, magari aggiungendo dei filtri particolari. Oggi, invece, Instagram è molto di più. Vediamo dunque come è nato Instagram e conosciamo un pò della sua storia.
Come è nato Instagram
La genesi di Instagram, come raccontato da Systrom (che, nel frattempo, ha lasciato Instagram a fine 2018 per diversità di visione con Mark Zuckerberg), è stata piuttosto casuale. Anzi, inizialmente l’app che Systrom voleva lanciare c’entrava ben poco con la piattaforma fotografica odierna: è stata la moglie, nel corso di un viaggio di coppia, a convincerlo che la strada da seguire era quella di creare un social per foto “usa e getta” da consumare in fretta e furia. Ma procediamo con ordine e vediamo come è nato Instagram nel dettaglio.
Indice
Il viaggio in Italia
Per capire come è nato Instagram, bisogna consultare la biografia del suo fondatore, ovvero Kevin Systrom. Un po’ come accadeva a cavallo tra 1700 e 1800, quando gli intellettuali e studiosi di tutto il mondo partivano per l’Italia in quello che era noto come Grand Tour, anche Kevin Systrom trae ispirazione per Instagram da un viaggio nel nostro Paese fatto nel corso del terzo anno della sua carriera universitaria. Inizialmente Systrom voleva portare con sé una reflex professionale, ma il suo professore lo convinse che fosse il caso di partire con un bagaglio più leggero e meno impegnativo. Così, poco prima della partenza, gli viene affidata quella che, apparentemente, sembrava una macchina fotografica-giocattolo: una Holga.
La Holga è una macchina fotografica a rullino, simile a una Polaroid, dal corpo in plastica e capace di scattare foto quadrate (sì, esattamente come quelle che carichi ogni giorno su Instagram) con sfumature molto particolari. Non solo: utilizzando dei liquidi in fase di sviluppo dei negativi, è possibile modificare le foto facendole assumere le sfumature più varie (bianco e nero, seppia, tendente all’arancione e così via). Insomma, dal suo viaggio in Italia e dalla Holga, Systrom ha tratto l’ispirazione fondamentale per dare vita a Instagram e alle sue foto dagli effetti particolari.
Una volta c’era Burbn
Prima di arrivare alla nascita di Instagram, però, passano alcuni anni. Prima di tutto, Systrom completa gli studi in ingegneria a Stanford, per poi iniziare a lavorare a Google. Nel tempo libero, però, Systrom e alcuni suoi amici lavorano alla realizzazione di un’app per viaggiatori incalliti, dalla quale fare check in nelle varie località visitate e postare delle foto-ricordo. Systrom con i suoi amici testarono l’app Burbn prima del lancio ufficiale.
I test, però, non diedero i risultati sperati: l’esperienza d’uso di Burbn era piuttosto povera e non c’era nessun “incentivo” per utilizzarla. Molto più interessante, secondo la moglie di Systrom, la funzionalità di condivisione fotografica: il marito e Krieger decidono dunque di resettare tutto e realizzare un’app che scattasse foto e permettesse di condividerle con amici e conoscenti: ecco come è nato Instagram.
Evoluzione della specie
Come ti dicevo inizialmente, anche se l’idea di fondo resta la stessa (condivisione più o meno immediata di foto), da come è nato Instagram a com’è oggi c’è una bella differenza. Il social network fotografico ha mutato profondamente la propria natura nel corso degli anni. Nel 2011, ad esempio, sono stati introdotti gli hashtag, mentre nel 2013 viene aggiunta la possibilità di condividere anche brevi filmati oltre alle foto. Tra fine 2015 e inizio 2016, invece, arrivano le Storie, brevi filmati dalla durata massima di 60 secondi e destinati a scomparire dopo 24 ore (sempre che tu non decida di metterli in evidenza nel tuo profilo, ovviamente).
Oggi, invece, le attenzioni degli sviluppatori sembrano essersi concentrate sui Direct: l’obiettivo è quello di aggiungere una piattaforma di messaggistica istantanea che riproponga le stesse funzionalità di altre piattaforme come WhatsApp o Messenger. C’è stata inoltre l’introduzione di IGTV, una sezione di Instagram per caricare foto e video su un proprio canale. Da ultimo, a fine 2018 e inizio 2019, tanto per fare un esempio, sono anche arrivate le videochiamate di gruppo, con un massimo di 4 partecipanti.
Cosa c’è nel logo di Instagram
Un pezzo di storia di Instagram resta impressa tutt’oggi nel logo. Ti sei mai chiesto cosa rappresenta il simbolo di Instagram? Te lo spiego io: al di là dello sfondo con diverse nuance dal giallo al viola, al centro dell’icona c’è una Holga stilizzata, simbolo di come è nato Instagram nel corso del viaggio in Italia che ti ho appena raccontato. Curioso, non è vero?