Quando condividiamo qualcosa su Internet, esattamente come quando parliamo in pubblico, sottoponiamo le nostre idee e la nostra personalità al giudizio degli altri, siano essi amici o estranei. È una cosa buona e desiderabile quella di essere contraddetti o di confrontarsi con le opinioni delle altre persone: in questo modo, infatti, migliora la nostra conoscenza del mondo e ci arricchiamo di punti di vista diversi dal nostro, condivisibili o meno. Da quando però Internet è diventata più pervasiva nelle nostre vite, tra social network e condivisione di contenuti originali (disegni, canzoni, opinioni politiche, etc.) può ben dirsi che alcuni comportamenti siano degenerati, e quello che in passato poteva essere un semplice scambio di idee (anche un po’ colorito) si è trasformato in «hating», espressione gergale dell’universo social che indica la tendenza a criticare in maniera ossessiva (e talora volgare) l’operato altrui, commentando compulsivamente ogni nuova condivisione.
Tale tendenza è ormai diffusa ovunque sui social network, e può causare fastidi a chi ama adoperare questi strumenti telematici per partecipare pacificamente alla vita sociale e culturale. Ho deciso così di aiutarti, scrivendo una guida dedicata proprio a come difendersi dagli haters, che ti permetterà di “tenere a bada” questi soggetti. I consigli descritti sono frutto della mia esperienza personale, che potrebbe essere diversa dalla tua. Ricorda sempre che se il comportamento di una persona (o di un gruppo di persone) su Internet o nella vita reale ti generasse ansia, o addirittura si spingesse fino a diffamarti o a minacciarti, dovresti immediatamente chiedere aiuto: parlane con i tuoi cari e valuta la situazione col tuo legale di fiducia, perché il cyberbullismo è una piaga sociale che può diventare molto fastidiosa; ma esistono molti modi per individuare e punire, con risvolti penali, le persone che si abbassano a questo genere di comportamenti.
Indice
- Chi sono gli haters
- Fenomeni sociali simili all’hating
- Quali sono gli obiettivi degli haters?
- Azioni solitamente eseguite dagli haters
- Come gestire gli haters online
- Come comportarsi con gli haters quotidianamente
- Come rispondere agli haters
- Esisterà un’era digitale senza haters?
Chi sono gli haters
Al di là di ogni considerazione sociologica o psicologica, per le quali puoi trovare molte informazioni online, dal punto di vista fattuale, gli haters si caratterizzano per la tendenza a postare commenti denigratori sotto i post social della loro vittima, talvolta in maniera compulsiva (cioè commentando molte volte di seguito, anche a notte fonda).
Molti haters agiscono in gruppo, e possono essere psicologicamente meno sopportabili, perché generano nella vittima l’erronea impressione di essere circondata da molte persone aggressive che ce l’hanno con lei: in realtà, si tratta tipicamente di gregari che seguono in massa un hater principale, talora giungendo fino al fenomeno chiamato «shitstorm» (lett. “tempesta di escrementi”), consistente in una deliberata raffica di insulti e/o commenti molesti da parte di un gruppo di haters contro un singolo bersaglio, il tutto concentrato in pochi minuti o ore (ma alcune shitstorms sono durate giorni, costringendo le vittime a bloccare centinaia di contatti).
Non dimenticare inoltre che gli hater usano spesso uno o più profili falsi, e quindi, più commenti negativi con nomi diversi possono provenire in realtà dalla stessa persona. Come ti ho precisato all’inizio, peraltro, il confine tra un comportamento solo fastidioso ed uno potenzialmente rilevante a livello penale (vero e proprio cyberbullismo o reati molto più gravi) è estremamente sottile, e ti invito nuovamente a non affrontare la situazione da solo se inizi a provare un disagio che cambia le tue abitudini e/o se inizi ad avere paura per te o per altre persone: in questi casi, chiedi immediatamente aiuto, ad es. parlane con uno psicologo o con i tuoi genitori.
Fenomeni sociali simili all’hating
Detto ciò, dobbiamo anche chiarire che non tutti i commenti negativi, ovviamente, possono essere classificati come hating, anche se alcuni atteggiamenti possono averne l’apparenza. In particolare, possono esistere persone di carattere fastidioso, ma non necessariamente malevolo, che possono disturbare molte volte senza creare (quasi) mai dei veri problemi, e di questi casi ti parlerò meglio a breve.
Può degenerare in hating anche il cosiddetto «trolling», consistente nell’insinuarsi in una conversazione online per prendersi gioco degli altri utenti, assumendo atteggiamenti grotteschi, volgari o paradossali, al solo scopo di irritare gli altri o di deridere le loro reazioni. Il caso più eclatante degli ultimi anni, su Facebook Italia, è stato il trolling contro Nino D’Angelo, accusato di essere un impostore che avrebbe preso il posto del vero artista, usurpandone il nome; come vedi, si tratta di idee talmente assurde da far sorridere, spesso diffuse da profili chiaramente falsi.
Ancora diverso, in ultimo, è il complesso fenomeno degli «anti-fan», persone che creano delle vere e proprie reti di critica (anche molto complesse) contro singole personalità pubbliche, andando dalla parodia fino ad atti delittuosi. Un esempio perfetto e particolarmente grottesco di anti-fandom, era quello che caratterizzava, in Italia, la carriera del compositore italo-britannico Richard Benson, che veniva costantemente aggredito durante i suoi concerti con raffiche di uova marce e carcasse di animali, ed oggi è apostrofato con commenti volgari, denigratori o addirittura aggressivi sui social network.
Quali sono gli obiettivi degli haters?
Le motivazioni sottese a questo tipo di comportamento possono essere molto varie, ma comunque all’atto pratico irrilevanti, dato che nessuna di essere può giustificare mai un’aggressione virtuale; di solito, si tratta di persone che nutrono un sentimento di invidia nei confronti della vittima, o che si sentono potenziate nel proprio ego dall’assumere atteggiamenti canzonatori, spendendo anche molto tempo in questa attività.
In alcuni casi, potresti anche avere l’impressione che la persona che ti disturba abbia dei problemi personali gravi, e purtroppo, questa è una possibilità concreta che richiede pazienza.
Azioni solitamente eseguite dagli haters
I comportamenti degli haters sono tipici, ed anche se possono risultare spiazzanti le prime volte, in séguito la loro identificazione si fa routinaria, e consiste in:
- Pubblicazione di post/commenti sulla Pagina social o sul sito web della vittima, con una costante tendenza a ripetere contenuti, anche ingiuriosi. Talvolta, l’intervento si limita ad una sola frase;
- Contatto via messaggio privato (o mail) direttamente alla vittima, contenente le stesse frasi di odio o di dileggio;
- Creazione di uno o più profili falsi per potenziare l’attacco;
- Nei casi estremi, condivisione di un contenuto della vittima al solo scopo di metterla alla berlina su un’altra Pagina o Gruppo.
Come gestire gli haters online
Adesso, ti darò qualche consiglio concreto per gestire gli haters online, a seconda della casistica più comune. Ti ripeto che i miei suggerimenti fanno riferimento a situazioni pacifiche, e non a casi di vero e proprio cyberbullismo, per i quali devi chiedere immediatamente aiuto e segnalare l’attività molesta ai social network interessati, tramite l’apposita opzione.
Commenti sui social
In generale, il modo migliore per rapportarsi con i commenti molesti, è quello di ignorare completamente il potenziale hater. Più lo vedi attivo, meno devi intervenire. Non cogliere le provocazioni e non abbassarti al suo livello, perché è quello che vuole.
Se vedi però che l’utente si comporta davvero da hater, poiché ne ha tutti i requisiti (volgarità, minacce, messaggi ripetuti), e soprattutto se noti che attacca altri membri del Gruppo/Pagina che gestisci, bannalo e segnalalo all’istante. Ricorda infatti che, in qualità di amministratore o moderatore di questi spazi, hai il dovere di prenderti cura dei tuoi utenti, fissando delle regole precise di etichetta, che sono le tue e devono essere rispettate.
Riguardo i casi più dubbi, in cui il comportamento dell’utente è al limite della tollerabilità, potrei dirti semplicemente di bloccare chi ti dà fastidio, e senza dubbio, ti raccomando di farlo subito se la persona ti disturba sul tuo profilo social personale.
Tuttavia, se gestisci una Pagina o un Gruppo pubblico, un consiglio del genere avrebbe poco senso, e comunque ci arriveresti da solo senza bisogno di me. Al contrario, e solo in quest’ultimo caso, ti consiglio di evitare di intervenire subito con un blocco, se non sei prima sicuro del fatto che la persona in questione sia veramente un hater, e non piuttosto un appartenente alla categoria di mezzo che ti ho indicato sopra, e cioè una persona semplicemente noiosa e/o fastidiosa.
Il motivo è semplice: la fortuna di un Gruppo/Pagina pubblica si basa soprattutto sull’interazione dei membri/fan, e indubbiamente, la presenza di persone di carattere un po’ più forte (per così dire) è un elemento che ravviva molto le conversazioni: immagina un Gruppo/Pagina in cui i commenti sono unicamente positivi; dopo un po’ di tempo, chi avrà interesse a postare nuove cose? In poche parole, se tenute a bada con l’opportuna “minaccia di ban” dalla Pagina/Gruppo, queste persone sono indispensabili per tenere vivo l’interesse e stimolare discussioni, ed è il motivo per cui – se ci fai caso – tutti i gruppi online, soprattutto su Facebook e sui vecchi forum ancora attivi, non bannano questi personaggi, ma anzi, arrivano a sfruttarli per ottenere visibilità, come accade su molte Pagine di noti politici italiani.
È una strategia, anche se molto difficile da seguire, perché potrebbe indispettire altri utenti. In generale però, e sempre entro certi limiti, essa tende ad essere apprezzata quando è vista come un segno di onestà intellettuale da parte dell’amministratore della Pagina, che dimostra così di essere superiore alle critiche.
Messaggi privati
Chi ti invia messaggi privati di disturbo rientra automaticamente nella categoria degli haters, perché ti sta infastidendo in maniera diretta e pervasiva, cosa non tollerabile.
Ti consiglio di bloccarlo immediatamente e, se ci sono gli estremi, segnalarlo al social network.
Il contatto per e-mail da parte di un hater è un atto molto grave (può integrare di per sé un comportamento penalmente rilevante) e, per fortuna, è molto raro.
Proprio per questo, si tratta di una situazione che va valutata caso per caso, e non posso darti consigli generici.
Sport e giochi online
L’hating sportivo (esteso poi al mondo dei giochi online, ovvero agli eSport) è un fenomeno tipico, e purtroppo ineliminabile, perché connesso col concetto stesso di competizione.
In questo caso, comunque, il fine degli haters è tipicamente quello di destabilizzarti e di farti deconcentrare: ignorali, “non dar loro corda”, ed ovviamente, se verifichi che creano veramente problemi, segui le ipotesi che ti ho suggerito sopra.
Come comportarsi con gli haters quotidianamente
Non farti prendere dall’ansia: come ti ho detto all’inizio, è normale incappare negli haters prima o poi. Non vederlo quindi come un problema solo tuo, bensì come una situazione comune, da cui passano in molti, e mantieni la calma anche se ti fanno arrabbiare.
Pensa anche al fatto che le cattiverie diffuse sui social ci feriscono di più, a volte, perché sono scritte, e “non volano via” velocemente come quelle dette a voce. Pensa inoltre che chi dedica tanto tempo ed energie a disturbarti, invece di spenderli per fare qualcosa di costruttivo, evidentemente non ha molte capacità e, per di più, tipicamente invidia le tue.
Come rispondere agli haters
Come ti ho già suggerito, è meglio non rispondere agli haters, perché si potenziano con la tua indignazione. Se però desideri farlo, probabilmente il modo migliore è quello di sviare completamente il discorso, lasciando capire che non ti interessa minimamente il loro commento, e che non ti ha disturbato. Vedrai che questo li destabilizzerà.
Esisterà un’era digitale senza haters?
È la domanda che in molti si pongono, e la risposta è certamente negativa: eliminare all’origine gli haters significherebbe instaurare un regime di censura preventiva, che creerebbe più problemi di quanti non ne risolverebbe.
Combattere gli haters, quindi, è il male minore, e come vedi, è un’impresa mediamente superabile!