Che cos’è TPM 2.0 e come abilitarlo

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TPM (Trusted Platform Module) è un chip hardware che fornisce funzionalità di sicurezza crittografica, come la generazione di chiavi crittografiche, la gestione delle chiavi e la crittografia dei dati. TPM è utilizzato per migliorare la sicurezza dei dispositivi informatici, proteggendo le chiavi crittografiche e offrendo funzionalità come l’avvio sicuro e la protezione dei dati sensibili.

TPM 2.0 è la versione più recente dello standard TPM e offre una serie di miglioramenti rispetto alle versioni precedenti, inclusa una maggiore sicurezza e flessibilità. È richiesto per l’esecuzione di Windows 11 e offre funzionalità avanzate per la sicurezza del sistema operativo.

Per abilitare TPM 2.0 sul tuo computer, è necessario verificare innanzitutto se il tuo hardware supporta questa tecnologia. La presenza di TPM dipende dal tipo e dal modello del tuo computer. Ecco alcuni passaggi generali per verificare e abilitare TPM 2.0:

  1. Verifica la compatibilità hardware: Controlla le specifiche del tuo computer per vedere se include un chip TPM 2.0. Puoi consultare il manuale del proprietario del tuo computer o cercare online le specifiche del modello del tuo computer.
  2. Abilita TPM nel BIOS o UEFI: Se il tuo computer dispone di un chip TPM, è possibile abilitare TPM nel BIOS o nell’UEFI del tuo computer. Riavvia il computer e premi il tasto appropriato (solitamente Del, F2 o Esc) durante il processo di avvio per accedere al BIOS o all’UEFI. Cerca un’opzione chiamata “Trusted Platform Module”, “Security” o qualcosa di simile e assicurati che sia impostata su “Abilitata”.
  3. Aggiorna il BIOS o l’UEFI: A volte potrebbe essere necessario aggiornare il BIOS o l’UEFI del tuo computer per abilitare TPM 2.0. Verifica se sono disponibili aggiornamenti del firmware sul sito web del produttore del tuo computer e segui le istruzioni per aggiornare il BIOS o l’UEFI.
  4. Installazione del modulo TPM: In alcuni casi, potresti dover acquistare e installare un modulo TPM separatamente se il tuo computer non ne dispone già uno integrato. Assicurati di acquistare un modulo TPM compatibile con il tuo computer e segui le istruzioni per l’installazione.

Una volta abilitato TPM 2.0 sul tuo computer, potrai godere dei vantaggi della sicurezza avanzata offerti da questa tecnologia, oltre a soddisfare i requisiti di sistema per l’esecuzione di Windows 11.

Che cos’è il TPM

Il TPM (Trusted Platform Module) è un piccolo chip integrato nella scheda madre che ha lo scopo di proteggere da virus, malware e attacchi hacker le chiavi crittografiche, le credenziali di accesso e altri dati sensibili, come ad esempio le impronte digitali utilizzate per sbloccare il PC o effettuare altre operazioni.

Pensaci un attimo, se un malintenzionato dovesse rubare la tua password, dopo esserti accorto del furto, potrai modificare la password e risolvere, almeno in parte, il problema.

Se invece a venire rubate fossero le tue impronte digitali, il problema sarebbe molto più grande e non semplice da risolvere. Il TPM si occupa proprio di questo, tenere al sicuro tutti i dati sensibili presenti sul tuo dispositivo.

Il TPM è stato implementato per la prima volta nel 2006 e, nel 2016 è arrivato alla versione 2.0. Di conseguenze, se sei in possesso di una scheda madre non troppo vecchia o comunque non di fascia troppo bassa, molto probabilmente, il TPM 2.0 è presente sul tuo computer.

Come verificare la presenza del TPM 2.0

Microsoft mette a disposizione dei propri utenti un semplice tool che permette in pochi secondi di verificare se il PC è compatibile o meno con Windows 11, puoi scaricarlo da questa pagina.

Esistono anche altre due procedure che permettono rapidamente di capire la presenza e l’eventuale versione del TPM presente sul PC. Ecco i passaggi da effettuare:

Metodo 1

  • Premi da tastiera i tasti WIN + I per accedere alle “Impostazioni” di Windows;
  • Clicca su “Aggiornamento e sicurezza”;
  • Dal menu laterale sinistro, seleziona la voce “Sicurezza Windows”;
  • Fai clic su “Sicurezza dei dispositivi”.

A questo punto se non visualizzi la sezione “Processore di sicurezza”, il TPM potrebbe essere assente o disabilitato. Se invece la sezione “Processore di sicurezza” è presente, assicurati che la versione del TPM sia la 2.0.

Metodo 2

  • Premi da tastiera WIN + R, per avviare la funzione “Esegui”;
  • Nella finestra “Esegui”, digita “tpm.msc”, quindi clicca sul pulsante “OK”.

Se viene visualizzato un messaggio che spiega che non è stato possibile trovare un TPM compatibile, probabilmente sul tuo PC non è presente un TPM o è attualmente disabilitato. Se invece, viene visualizzato un messaggio che conferma la presenza del TPM, verifica che la versione sia la 2.0.

Se tramite le procedure descritte in precedenza il TPM non è stato trovato, non ti abbattere! È ancora possibile risolvere il problema. Infatti, se la motherboard non è troppo vecchia, molto probabilmente il TPM è presente ma disabilitato, quindi per risolvere il problema dovrai solo abilitarlo dal BIOS. Nel capitolo successivo ti spiego come fare.

Come abilitare il TPM 2.0

Molto spesso capita che la scheda madre è compatibile con Windows 11, ma il TPM è disabilitato, di conseguenza, le procedure mostrate nel capitolo precedente non forniscono l’esito sperato.

In questi casi ti basterà abilitare il TPM 2.0 dal BIOS. La procedura da effettuare varia leggermente in base al modello della scheda madre, ma è comunque sempre molto semplice.

Per accedere al BIOS ti basterà premere un determinato tasto subito dopo l’avvio del computer. Il tasto da premere varia in base alla scheda madre in tuo possesso. In genere dovrebbe essere uno tra F2, CANC o ESC, comunque per maggiore sicurezza ti consiglio di leggere il libretto d’istruzioni che hai trovato a corredo della scheda madre o in alternativa effettuare una rapida ricerca su Google, digitato il modello della tua scheda madre è la dicitura “BIOS access”.

Dopo aver effettuato l’accesso al BIOS dovrai eseguire una serie di semplici passaggi. Nei paragrafi che seguono trovi i principali produttori di schede madri e la relativa procedura che consente di abilitare il TPM 2.0.

ASUS

Su schede madri con chipset Intel:

  • Accedi a Advanced -> PCH-FW Configuration;
  • Abilita la voce “PTT”;
  • Salva le impostazioni e riavvia il PC.

Su schede madri con chipset AMD:

  • Accedi a Advanced -> AMD fTPM;
  • Dal menu “TPM Device Selection” seleziona la voce “Firmware TPM”;
  • Salva le impostazioni e riavvia il PC.

MSI

  • Accedi a Setting -> Security -> Trusted Computing;
  • Abilita la voce “Security Device Support”;
  • Salva le impostazioni e riavvia il PC.

Gigabyte

Su schede madri con chipset Intel:

  • Accedi a Periferiche -> Intel Platform Trust Technology;
  • Abilita la voce “PTT”;
  • Salva le impostazioni e riavvia il PC.

Su schede madri con chipset AMD:

  • Accedi a Settings -> Miscellaneous;
  • Abilita la voce “AMD CPU fTPM”;
  • Salva le impostazioni e riavvia il PC.

ASRock

Su schede madri con chipset Intel:

  • Accedi a Advanced;
  • Abilita la voce “Intel Platform Trust Technology”;
  • Salva le impostazioni e riavvia il PC.

Su schede madri con chipset AMD:

  • Accedi a Advanced -> CPU Configuration;
  • Dal menu presente accanto alla voce “AMD fTPM Switch” seleziona la voce “AMD CPU fTPM”;
  • Salva le impostazioni e riavvia il PC.

BIOSTAR

Su schede madri con chipset Intel:

  • Accedi a Advanced -> Trust Computing;
  • Abilita la voce “PTT”;
  • Salva le impostazioni e riavvia il PC.

Su schede madri con chipset AMD:

  • Accedi a Advanced -> Trust Computing;
  • Abilita la voce “Security Device Support”;
  • Salva le impostazioni e riavvia il PC.

Conclusioni

Adesso sai che cos’è e come abilitare il TPM 2.0. Tuttavia, se le procedure viste sopra non dovessero funzionare, poiché il tuo PC è sprovvisto di chip TPM o se per altre ragioni il tuo computer non dovesse risultare non compatibile con Windows 11, sappi che puoi installare ugualmente l’ultima versione del sistema operativo di casa Microsoft, grazie a delle semplici procedure.

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Autore
Paolo Dal Lago
Appassionato di tecnologia da quando per la prima volta, a 13 anni, ho sentito parlare di quella strana cosa in arrivo chiamata "Internet". Durante la pandemia covid ho creato la piattaforma senza scopo di lucro TorniamoPresto.it, per aiutare concretamente i commercianti a superare le difficoltà grazie al digitale.

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