Verso la fine del 2020 è stato introdotto il cosiddetto «cashback di Stato», un’iniziativa varata dal governo attualmente in carica che rientra in un quadro politico-economico più ampio, in cui l’uso del contante è fortemente scoraggiato e c’è bisogno, in parallelo, di favorire i consumi atterrati dalla pandemia. Il fine è quindi quello di incentivare l’uso di moneta elettronica negli acquisti, restituendo ai consumatori una certa percentuale del denaro speso. L’intera procedura – che coinvolge l’uso di un’apposita applicazione ed è limitata agli acquisti fisici – è in realtà molto semplice, e richiede solo alcuni accorgimenti per essere posta in pratica. Si prevede comunque che in futuro possa essere ulteriormente semplificata, qualora dovesse dare gli esiti sperati, e che possa essere integrata in maniera ancora più stretta con i mezzi di pagamento.
In questa guida ti illustrerò le finalità ed i meccanismi di funzionamento del cashback, e vedremo assieme come configurare l’app di Stato per ottenere il premio. Analizzeremo inoltre i diversi tipi di iniziative attualmente previste dal programma. Poiché il cashback di Stato è ancora in fase di sviluppo, però, non ti posso garantire che le informazioni che ti darò resteranno “stabili”: per qualunque dubbio o incertezza, verifica le specifiche istruzioni diffuse dal Governo sui siti istituzionali man mano che la sperimentazione procede.
Indice
- Cosa è il Cashback
- Perché il Cashback di Stato
- Requisiti
- Limiti sulle tipologie di acquisti
- Quanto è possibile ottenere
- Attivazione e uso
Cosa è il Cashback
Il cashback consiste, in linea generale, nella diretta restituzione, da parte del destinatario di un pagamento, di una parte del denaro speso. Concettualmente assomiglia ai buoni spesa che puoi ricevere, ad esempio, in un ristorante: ai clienti più assidui può essere concesso di pagare meno un pasto dopo un certo numero di acquisti, al fine di fidelizzare la clientela. Nel caso del cashback, come dice la parola stessa, non viene garantito uno sconto, ma viene direttamente restituito del denaro contante; quindi il suo uso è limitato, di solito, all’ambiente finanziario, dove il “prodotto” è il denaro stesso.
A titolo d’esempio, puoi pensare all’uso delle carte di credito, che hanno delle commissioni (si paga, cioè, per poterle utilizzare o per poter ricevere i pagamenti): alcuni gestori possono trovare utile, per incentivare l’uso delle loro carte, il prevedere un programma di fidelizzazione che restituisca una parte delle commissioni ai loro clienti.
È bene osservare, in tutti i casi, che nessuno regala niente: si tratta di denaro che avevi già speso e che ti viene restituito; il tuo vantaggio sta, semmai, nel fatto che in circostanze normali non lo avresti avuto indietro. Ma non si tratta di un «premio» che porta nuova ricchezza, anzi: per ottenere del denaro indietro col sistema del cashback, devi prima averlo speso.
Perché il Cashback di Stato
Adesso che sappiamo per sommi capi cosa sia il cashback, vediamo di capire perché il Governo Italiano abbia ritenuto necessario introdurlo. Ebbene, l’emergenza causata dalla pandemia di COVID-19 ha impattato in maniera molto negativa su due importanti aspetti della nostra economia: in primo luogo ha contratto i consumi, perché le persone sono state spinte (o propriamente costrette) a non uscire di casa, e gli stessi esercizi commerciali sono stati soggetti a ripetute chiusure; in secondo luogo, per conseguenza dei mancati introiti da parte di chi non ha potuto lavorare, cioè gli stessi commercianti e i loro dipendenti, sono state attivate, da parte dello Stato, delle misure straordinarie di sostegno alle imprese e alle famiglie, sotto forma di contributi a fondo perduto, cassa integrazione e simili.
In questo modo però si genera un circolo vizioso, perché da una parte le imprese e i cittadini non lavorano e, di conseguenza, non pagano tasse, mentre dall’altra servono più tasse per far fronte al bisogno di reddito di queste persone che, a causa delle misure di profilassi antivirotica, tra lockdown e quarantene varie, hanno avuto bisogno di usufruire degli aiuti di Stato per arrivare a fine mese.
In tutto ciò il cashback è stato proposto come misura politica, e non economica: significa che non aiuta direttamente l’economia, ma opera in maniera indiretta e, sostanzialmente, imprevedibile; è quindi lecito porsi delle domande sulla sua validità, ed è stato criticato infatti da più parti.
Il principio su cui si fonda è il seguente: in Italia ogni anno vengono evasi (purtroppo) miliardi di euro di tasse, da parte soprattutto di imprenditori che non dichiarano al fisco i loro reali guadagni o, ancora, omettono di rilasciare fatture, evadendo soprattutto – ma non solo – il versamento dell’IVA (imposta sul valore aggiunto); oggi questo denaro evaso farebbe molto comodo allo Stato, e benché il modo più consono per recuperarlo sarebbe intensificare e migliorare i controlli, quello più facilmente attuabile è sfruttare la certezza dei pagamenti elettronici, che non possono essere nascosti dal contribuente. Ciò significa, brutalmente, che favorire l’uso delle carte di credito/debito facilita indirettamente l’esazione delle tasse e fa emergere i “guadagni sommersi”.
In parallelo, il Governo ha anche bisogno di non deprimere ulteriormente l’economia, già provata dai lockdown, favorendo i consumi: paradossalmente, ciò significa che deve riportare nei negozi le persone che ha prima spinto a restare a casa per proteggerle dal virus, onde evitare che i negozi stessi falliscano per mancanza di incassi.
Col cashback di Stato si ottiene dunque un duplice risultato: si invoglia le persone a spendere denaro, soprattutto in vista delle festività, e gli si promette un ritorno economico a certe condizioni, tra cui l’uso di sola moneta elettronica. Questo ritorno (il cashback vero e proprio), come diremo a breve, è calcolato in percentuale sugli acquisti; tale percentuale è inferiore al “peso” delle tasse che già paghi (indirettamente) su ogni acquisto relativo a un bene o a un servizio.
Requisiti
I requisiti di accesso a questa agevolazione sono i seguenti:
- Bisogna essere maggiorenni (questo perché i minorenni in Italia non hanno capacità d’agire, e quindi non possono compiere autonomamente atti giuridici, come appunto effettuare acquisti, senza il consenso dei loro genitori o tutori);
- Possedere lo SPID oppure una carta di identità elettronica (CIE);
- Devi risiedere in Italia;
- Devi possedere una carta di credito/debito a te intestata e in corso di validità (facente parte dei circuiti di pagamento Visa, Visa Electron, V-Pay, MasterCard, Postepay, American Express, Diners, Maestro, PagoBANCOMAT, Postamat, JCB);
- Devi possedere un IBAN, presso cui verrà accreditato il cashback (quindi un contocorrente o una carta di debito munita di IBAN);
- Devi spendere denaro presso esercizi commerciali fisici, e non online (quindi non su Amazon, Netflix, Play Store, App Store o altri store digitali, a meno che non acquisti ad esempio dei buoni cartacei da spendere online). Questo, evidentemente, perché abbiamo già detto che il cashback serve anche a fare emergere l’evasione: per lo Stato non avrebbe senso se poi il denaro viene speso, per esempio, su di un sito (estero o italiano), poiché il pagamento sarebbe già tracciabile;
- Devi essere registrato ad un apposito portale, legato ad un’applicazione per smartphone/tablet con sistema operativo iOS o Android, denominata IO, che puoi scaricare collegandoti a questo indirizzo del sito di PagoPa.
Limiti sulle tipologie di acquisti
Non tutti gli acquisti di beni e servizi rientrano attualmente nel programma cashback. In particolare, se sei titolare di partita IVA, ricorda che l’iniziativa è riservata solo ai privati: ciò significa, in concreto, che non potrai fare acquisti per la tua attività (cancelleria, arredi, etc.), e poiché il confine tra acquisti a titolo privato e acquisti a titolo d’esercizio d’impresa può essere molto labile per le persone fisiche, ti consiglio di informarti con il tuo commercialista per gestire al meglio la situazione.
Per il resto, rientrano nel programma:
- Acquisti di prodotti di consumo, in tutte le forme di distribuzione: significa che puoi caricare sull’iniziativa sia gli acquisti compiuti presso un centro commerciale che quelli compiuti presso un piccolo commerciante;
- Acquisto di carburante per il proprio autoveicolo personale;
- Acquisti di servizi di ristorazione, come quelli compiuti presso bar e ristoranti;
- Acquisti di beni e servizi offerti da imprese artigiane: sono quelle in cui l’imprenditore lavora personalmente nell’impresa, come il sarto, il falegname, il barbiere, l’idraulico, etc.;
- Acquisti di servizi prestati da professionisti intellettuali, come avvocati, commercialisti, dentisti, etc.;
- Pagamento di bollette di fornitura domiciliare (attenzione sempre agli imprenditori individuali, come ho già detto), purché pagate fisicamente presso un addetto alla riscossione. Ciò significa che non vale la domiciliazione della bolletta presso il conto corrente bancario, ma devi recarti fisicamente a pagarla, ad esempio alla Posta o presso un punto Lottomatica;
- Acquisti di beni e servizi che danno già diritto a detrazioni e deduzioni fiscali, primo fra tutti l’acquisto di farmaci.
Quanto è possibile ottenere
Al momento in cui scrivo, sono attive tre diverse iniziative di cashback:
- Cashback “Extra” di Natale: è una misura straordinaria, attiva solo per Dicembre 2020 (dal 08/12/2020 al 31/12/2020), che ti consente di ottenere indietro il 10% delle spese (purché effettuate seguendo la procedura) con due diversi limiti: le transazioni effettuate devono essere almeno 10 e c’è un tetto di 1500€. Significa in concreto che i “famosi” 150,00€ di cashback sono ottenibili solo a fronte di 1500,00€ di spesa, ripartiti in almeno 10 acquisti diversi;
- Cashback sperimentale dal 1 Gennaio 2021, diviso in tre semestri e valido fino a Giugno 2022, sempre al 10%, su un minimo di 50 transazioni, per un massimo annuale di 3000€: significa che, spendendo 1500,00€ entro Giugno 2021 (alle dette condizioni) otterrai 150,00€, ed altrettanto si verificherà se farai lo stesso tra Giugno e Dicembre 2021, e poi fino a Giugno 2022;
- Super Cashback: è una misura premiale (come la “lotteria degli scontrini”), rivolta ai primi 100.000 consumatori che, nel primo semestre 2021, abbiano effettuato più transazioni, secondo una graduatoria nazionale. Queste persone riceveranno un bonus di 1500,00€.
Attivazione e uso
Per partecipare all’iniziativa, come già detto, devi disporre di uno SPID, cioè di un’identità digitale. In alternativa puoi usare una CIE (carta d’identità elettronica). Fa eccezione il cashback su alcune forniture Enel, che può essere ottenuto anche attraverso un’applicazione proprietaria, senza usare lo SPID, ma non ci soffermeremo su questa possibilità.
Una volta ottenuto lo SPID o richiesta e ricevuta la CIE, devi scaricare e installazione l’app IO sul tuo iPhone, iPad, smartphone o tablet Android; puoi fare ciò tramite Google Play Store o dall’App Store.
A questo punto, se è la prima volta che accedi all’app IO, apri l’applicazione ed esegui l’accesso selezionando una delle opzioni tra “Entra con CIE” o “Entra con SPID” (in base alle tue esigenze). Segui dunque la procedura guidata per autenticarti e registrarti al servizio; ti verrà chiesto di prestare alcune dichiarazioni, tra cui quella di essere maggiorenne e di essere a conoscenza dei termini del servizio.
In séguito devi registrare un IBAN, su cui potranno essere accreditati i vari bonus previsti dall’Agenzia delle Entrate, tra cui il cashback. Accertati che il titolare del c/c o della carta elettronica con IBAN sia lo stesso titolare della carta elettronica che verrà usata per effettuare gli acquisti con cashback, in modo da evitare ogni problematica correlata.
Adesso, spostati nella sezione “Portafoglio” dell’app e scegli l’opzione Cashback. Seleziona poi i loghi circuito presenti sulla carta di credito che intenderai utilizzare per ottenere il cashback. Quindi, effettua le dovute dichiarazioni seguendo la procedura guidata. Per ultimo, scegli l’opzione Aggiungi un metodo di pagamento, inserisci gli estremi della tua carta di debito/credito e conferma l’attivazione del cashback toccando il pulsante “Attiva”. L’abilitazione richiederà circa un giorno lavorativo.
Per il resto, l’applicazione si limiterà a tenere il conto delle transazioni riconosciute ai fini dell’iniziativa, e ti comunicherà la tua posizione nella classifica nazionale dei destinatari del “Super Cashback”. Tieni presente che le transazioni effettuate appariranno dopo circa 3 giorni nel “Dettaglio transazioni”.
È possibile infine aggiornare i metodi di pagamento o modificare l’IBAN per l’accredito. Lo si può fare, in ogni momento, dalla sezione Portafoglio > Cashback
dell’app IO.